Sguardo da lupo a caccia di prede, postura minacciosa e furia che non se ne può chiedere di più. Così si presenta John Brannon sul palco dell’RCCB Init per la data romana del tour europeo 2024 dei Negative Approach. Affilato e terrificante, il Nostro snocciola senza sosta una serie di classici che spazzano via tutto con una credibilità ancora intatta: da Lost Cause all’inno totale di Can’t Tell No One, da Nothing a Ready To Fight, e fino a Dead Stop, Whatever I Do e a quella scheggia velenosa di Pressure. Caos e minaccia costante ben concentrati in una presenza scenica che trascina a dovere un pubblico di giovani e vecchie leve.
Il gioco al massacro del quartetto è un flusso senza scampo che, tra stage diving ed efferatezze sonore, spinge in alcuni momenti il feedback verso tensioni industriali che fa ben capire a cosa paghi pegno parte della scena power violence odierna.
Set feroce e tiratissimo, nessun bis concesso. Quando sei perfettamente cosciente di aver sputato fuori tutta la rabbia che avevi in corpo non serve aggiungere altro. Brannon non ha sicuramente avuto per la testa dubbi di questo tipo una volta fatto quello che si doveva fare. E quando ti guarda negli occhi bisogna ammettere che fa il suo bell’effetto. Lunga vita ai Negative Approach.
