Double Deüce – Warm Ham In A Foreign Home (BB*Island, 2024)

Difficile entrare nel mondo dei Double Deüce, così prossimo e filiale si padri putativi dell’anti folk di New York, quei Moldy Peaches nei quali Kimya ed Adam serrarono volenti e nolenti uno standard di orecchiabilita lo-fi. Al terzo disco in 19 anni Toby Goodshank ed Angela Carlucci infatti riescono benissimo appena si allontanano dalla nave madre, in una scintillante Samp Backwards, che parte dall’hip-hop trattandolo con la leggerezza che gli competeva nelle prime, tamarrissime, influenze dance.

Le linee vocali, quando si disperano come in Mr Holland’s Wine, sono parecchio interessanti e dimostrano la bontà dell’opera, che risplende con luci di That’s Our Thing, cantilena infantile e personale che cresce di ritmo e struttura. È difficile parlare di un disco del genere, che sembra fiorire solo quando esce dal binario e che dovrebbe avere il coraggio di maturare e liberarsi. Peccato, perché quando si intravede, la personalità è notevole. The Spotter è ottima ed il disco è piacevole, ma…